lunedì 29 aprile 2013

sempre sulle potature.
è chiaro che la potatura esercitata sulle piante da frutto è una pratica necessaria, che ha ovvie motivazioni, e storicamente ha le sue regole precise e che vanno rispettate. E' altrettanto vero che nessuna pianta da frutto ha una vita longeva, anzi, dati i tempi attuali e le mode che imperversano sul mercato, spesso un frutteto non ha ragione di essere per più di 20/30 anni. In ogni caso dopo la potatura di allevamento, ogni altra potatura toglie un 50 % di possibilità di vita alla pianta.
detto questo il mio parere è, classificando anche le persone in modo diciamo filosofico:
o si crede nella Creazione, o si crede nella evoluzione Darwiniana. In entrambi i casi, con quale arroganza si può pretendere di fare meglio di questi due Entità, parlando di piante. Per il sottoscritto è chiaro che una magnolia, grandiflora o gallisonensis che sia, sono meglio al naturale piuttosto che potate in via formale. Per chi volesse controllare, si vada per esempio al parco di Villa Boschetti a San Cesario, o si affacci nel Chiostro del Seminario Metropolitano in San Francesco (basta chiedere alla guardiola e non ci sono problemi per entrare. Le magnolie in questione trasmettono armonia, sono istintivamente belle: l'obiezione possibile è sicuramente: ma in quei due luoghi c'è tanto spazio, in una villetta a schiera per forza le devi ridurre. E' chiaro, ma nessuno obbliga nessun altro a mettere una pianta che arriva a sei metri di diametro in breve tempo dove di spazio non ce nè, magari con la pretesa di coltivare fiori sotto la chioma (capita). Pochi vivaisti si premurano di chiedere dove verrà messa la pianta che stanno per vendere, ma occorre partire dalla definizione di vivaista ( che è colui che ha delle piante da vendere il più presto possibile ) . Altro è la figura del giardiniere o dell'architetto del verde, e comunque la scelta deve essere fatta con il semplice buon senso, mercanzia sempre più rara.
Esistono alberi anche più belli della magnolia, che restano più contenuti e sono più controllabili, ma niente e nessuno può competere con uno status simbol, e la magnolia potata in via formale è uno status simbol (per me passato di moda).
Invito anche a considerare che un albero da potarsi ogni due o tre anni (secondo le libidini) attualmente comincia a diventare una spesa non da poco, e quindi appesantisce le spese di gestione del giardino, ma come si dice in dialetto "ognun al sà ed cà so".
PRUNUS LAURUS CERASUS- il cosidetto Lauro- che non è l'alloro.
Se non l'avete già trattato con un anticrittogamico sistemico, è meglio che lo facciate in fretta.
Già il fuoco batterico ha falcidiato molte siepi, e con la stagione in corso le micosi faranno una strage di foglie fresche. L'oidio sarà prossimamente su tutti gli schermi. Auguri.
LE ROSE MESSE IN CAPO ALLA FILA DEI VIGNETI.
non è che agli agricoltori in questione sia scoppiata la mania del giardinaggio, o che il loro senso estetico sia improvvisamente dilatato, molto più semplicemente la pianta di rosa si busca le malattie da fungo circa una settimana prima della vite, quindi hanno una sentinella che permette di giocare in anticipo ed attuare una prevenzione.
CUPRESSO CIPARIS LEYLANDY ( spesso detto Hightlander come l'immortale dei telefilm).
Se volete un consiglio disinteressato LEVATEVELO DAI PIEDI, e prendete in considerazione la possibilità di mettere una siepe mista, cosidetta all'Inglese. A me gli Inglesi stanno un pò sulle palle, ma per il giardinaggio bisogna lasciarli stare: Se volete poi posso dirVi del perchè della mia antipatia, a parte il fatto che le siepi miste non le hanno inventate loro, ma nelle nostre campagne le siepi erano sempre o quasi sempre miste. Attualmente una siepe mista viene fatta con sempreverdi e spoglianti, le più disparate, rose rampicanti comprese, ma i risultati sono i seguenti: non si pota in via formale (minore manutenzione) ma con semplici passaggi di forbice corta che tutti sono in grado di fare- colori, volumi, stagionalità sono espressi al massimo- ogni pianta tende a difendere la prossima perchè le patologie e le infestazioni non sono trasmissibili a tutta la linea,- non c'è assolutamente monotonia di colori- fiori, bacche, farfalle ed uccelli ivi nidificanti la rendono viva e vitale- è una interessante barriera entomologica che frena lo sviluppo locale degli insetti nocivi (basta pensare a quante centinaia di ragni ci sono in dieci metri di siepe)- e dulcis in fundo se anche muore una pianta della siepe non si è costretti alla ricerca di una pianta della stessa specie e della stessa taglia e che per essere già grande costa un occhio della testa. Va detto che qualche siepe è già impostata in questo modo, il ché mi fa pensare che un sano buon senso cominci a serpeggiare. Per i patiti del concetto di PRYVACY, chiedo come fanno a difendersi se si tratta dei palazzoni o palazzine di città, soprattutto con il Cupressociparis
Leylandy, visto che certo e comunque non schermano dalla finestre dei palazzi alti.
a fine sproloquio: anche il pyracantha coccinea si sta buscando il fuoco batterico: occorre trattare con perconazolo- tanti auguri.
Donner und Wetter

venerdì 5 aprile 2013

problemi di viaggio

viaggiare è pericoloso, lo sanno tutti. Chi resta immobile nel proprio salotto non corre alcun rischio, salvo la fossilizzazione. Il pericolo maggiore è che a chi viaggia si impongono dei parametri, a patto che non sia cieco Ad esempio: nella nostra provincia modenese, ovunque nei fossi perimetrali delle strade ci sono bottiglie di plastica e vetro, sportine, lattine, pacchetti vari ed una serie di porcherie molto moderne, e percorrendo la provincia trevigiana inevitabilmente un modenese scopre che al contrario nei fossi e lungo le strade di Treviso c'è solo acqua pulita, erba normalissima, addirittura pesci vivissimi e nessuna di quelle presenze ultramoderne  che si ammirano ad esempio ai bordi della frequentatissima Estense.
A questo punto il maligno sottoscritto si pone alcune domande, partendo da incontrovertibili considerazioni.
Siamo comunque tutti nell'ambito padano.
Ci sono in entrambe le situazioni forti presenze di Genti alloctone (se non sapete che significa basta digitare la parola su Google)
Sono entrambe e per varie ragioni percorse da traffici nazionali ed internazionali, in quanto sia qui che a Treviso la componente industriale è decisamente forte.
In entrambe le situazioni ci sono gestioni territoriali simili,  quartieri, comuni, provincie, regioni, carabinieri, questura, finanzieri ecc, ma qui a Modena nei fossi c'è merda (mi scuso per il termine, ma non trovo di meglio e più adeguato) mentre in centro città a Treviso ci sono le zone a riserva di pesca sportiva: Vero è che le risorgive alpine hanno delle portate d'acqua che noi con i nostri fontanazzi (fontanili) non ricordiamo neppure, dato che le abbiamo prosciugate dal decenni. ma è altrettanto vero che da loro non ci sono bottiglie ed altre porcherie in galleggiamento o arenate al margine dei campi, dove gli odierni agricoltori (che non sono i nostri vecchi contadini)  si pregiano di fresare il tutto danneggiando irreparabilmente quanto meno l'estetica agreste, ma non soltanto. Devo anche accennare che questa pratica della fresatura è normale nelle aiuole delle rotonde, qui a Modena ma non a Treviso, e dovunque nella manutenzione del verde pubblico.
fine delle considerazioni, e cominciamo con le domande:
possibile che i signori Sindaci dei vari comuni non siano mai usciti dai lori ambiti territoriali???????????????
se sono usciti, come mai non si sono chiesti il perchè di alcune cose??????????????????????????????????
ci sono forse differenze di entrate finanziarie disponibili???????????????????????????????????(non credo)
I turisti che escono dalla A1 a San Donnino e vanno a Maranello, percorrendo l'Estense, che immagine possono avere della nostra Provincia, e quindi Regione, e quindi Nazione, dato che attraversano almeno quattro Comuni, con quattro Signori Sindaci ecc, che fra l'altro hanno vari affratellamenti con Comuni anche dall'altra parte del mondo : forse anche i nostri rispettivi Partner sono dei merdoni al par nostro???????????
 Mi risulta che in Veneto i Sindaci fanno a gara per avere il territorio in ordine ( e a quanto pare ci riescono almeno per quanto ho visto a Treviso) e con effetti duraturi e permanenti. Ho partecipato innumerevoli volte alle pulizie dei fossi e dei torrenti locali,  e non nego che ci sia una parte della popolazione decisamente incazzata per questa situazione (io uno di quelli, ovviamente) ma i risultati sono tutt'altro che generalizzati in positivo (senza dubbio in negativo)
                                                           QUINDI
dato che anche le situazioni di facciata sono estremamente importanti, invito cordialmente i Signori Sindaci ed  eventualmente i loro stimati Tirapiedi  (ma tutti insieme per evitare equivoci del tipo non ho visto e non c'ero) a farsi un economico giretto a Treviso, anche senza soffermarsi (per economia) nelle innumerevoli osterie della zona , molto prodighe di prosecco e buona cucina.
Se lo faranno, naturalmente a loro spese, sarà di ottimo profitto nelle future elezioni amministrative, ma non credo che il suggerimento verrà accolto di buon grado, anzi sono probabili critiche e ritorsioni del tipo: ma tu chi sei.... fatti i cazzi tuoi.
 Ebbene, purtroppo sono anche cazzi miei, ma non posso emigrare in Sud America, anche se saprei bene dove (e non si tratta dell'Argentina -scanso pericolosi equivoci)
Meditate Gente, Meditate...........................................................................................................................