lunedì 15 ottobre 2012

le potature in politica

è autunno, tempo di potature. a questo scopo, nella Serenissima Repubblica Veneta (quella storica) era stato costituito un Funzionario Pubblico, con il compito di controllare e sforbiciare gli enti e le funzioni inutili, o che comunque non assolvevano debitamente il loro dovere, ovvero che in qualche modo rubavano. In questo ultimo caso la sforbiciatuta prevedeva sette anni ai ceppi sulle galere, a vogare, ma dopo avere rigurgitato tutto quello che avevano fagocitato. Molto giusto, ma non attuale in ordine di uso attuale, ma attuabilissimo se ce ne fosse la volontà.
C'è un detto che recita "chi maneggia il miele avrà sempre la tentazione di leccarsi le dita".
Io penso che chi maneggia i soldi altrui debba essere coperto da una polizza assicurativa "fidelity insurance"
visto che la società assicuratrice prima di emettere la polizza, farà i raggi x al tesoriere ( sopratutto se si tratta  di un tesoriere di partito).

lunedì 9 aprile 2012

città virtuose.

Chi gira per il mondo, e tiene gli occhi aperti, può riscontrare che nelle nostre contrade (modena) non siamo certo al top della pulizia e dell'ordine. Basta controllare quello che si puo' vedere ai margini dei fossi, delle autostrade, delle strade di tutti i tipi, e si possono catalogare porcherie di tutti i tipi. La cosa buffa e che a nessuno evidentemente importa il fatto che mentre da una parte si apre un museo a Ferrari, si ospitano uomini d'affari che frequentano le nostre industrie, si reclamizzino prodotti locali noti in tutto il mondo, che anche nella nostra piccola città ci siano comitive che vengono a vedere il nostro Duomo, poi tutta questa gente passi attraverso o di fianco alle amenità sopracitate. Di ritorno dai brevi viaggi fatti in svizzera, Germania, Austria, Croazia, la cosa si nota, eccome, ma forse i cittadini italiani e modenesi sono anestetizzati dal quotidiano abbruttimento. Per il sottoscritto c'è una responsabilità dei Signori Sindaci, che non si possono sottrarre per la solita motivazione della mancanza di fondi, ma anche da parte di altri organi della pubblica amministrazione (per esempio chi si occupa dell'igiene, i vigili ecc.)
Tanto per fare un esempio che tutti possono vedere: nel tronco a sud e nord della rotatoria su via Emilia nello spartitraffico in mezzo alle corsie, ci sono erbacce che sono secche da anni. Se andate in Croazia (e non ho detto la mitica Svizzera) potrete vedere gli operatori ecologici che tengono i più di 1000 Km di autostrada come e meglio di un giardino: non è questione di soldi, ma di testa. A quelli interessa di fare bella e buona figura, a noi non interessa un Kaiser.
Certo quando critichiamo la città di Napoli dovremmo prima guardarci intorno e morderci la lingua.
Tutto questo non c'entra con i giardini, ma con il senso estetico e la logica di sicuro sì.
Basterebbe che si aprisse una gara fra i sindaci della provincia di modena per vedere chi riesce a ripulire e mantenere pulito il territorio.
Basterebbe che quelli della pubblica amministrazione andassero all'estero, guardassero e (dato che è Pasqua e siamo buoni) provassero a vergognarsi di farci vergognare.

giovedì 26 gennaio 2012

in risposta ad un anonimo (foglie di magnolia)

caro anonimo con problemi di computer e anche con le foglie di magnolia, per il computer anche io sono impantanato e non posso aiutarti, ma per le foglie di magnolia la mia esperienza è questa: sono veramente cazzute. Per ridurle alla ragione ed utilizzarle ragionevolmente nel mio giardino (che per altro è molto simile ad un bosco, e a me va bene così) ho colonizzato il sottochioma della magnolia con delle liliacee, l'aspidistra elatior ed il liriops muscari, oltre al solito ophiopogon, che effettivamente si arrangiano, in virtù della loro vegetazione sufficientemente alta da fagocitare le foglie ed anche le pigne/frutto della magnolia. Se, come penso, si è un po più schizzinosi del sottoscritto, si può tranquillamente compostarle ammucchiandole sotto un cespuglione di prunus cerasus, o sotto la magnolia stessa se la chioma arriva a terra.. Per quelli ancora più perfezionisti, propongo la biotriturazione, che velocizza il processo di compostaggio.
NOTA BENE: il processo di compostaggio necessita -in ogni caso- di un grande apporto di azoto; se questo apporto non c'è, il processo sottrae l'azoto al terreno impoverendolo. Quindi il primo effetto dell'ammucchiare foglie e rami non è quello di concimare, ma al contrario in prima battuta si impoverisce il terreno. Solo dopo che i batteri, i colemboli, i funghi ed un altro mucchio di agenti con il relativo tempo necessario hanno rimineralizzato la massa vegetale, quello che resta è da considerarsi positivamente HUMUS: Avvertenza, se la massa vegetale ha una fermentazione veloce, la temperatura all'interno della massa può raggiungere facilmente i 60/70 gradi centigradi. Va chiarito che il ogni modo l'humus non è un concime, ma un ammendante.
Fine della trasmissione.

siepe informale di campagna

consiglio: prima di leggermi, e dato che sicuramente avete dimestichezza con la tastiera, provate ad esplorare quello che viene scritto digitando:
siepi informali- siepi di campagna.
il giardino dei semplici.
Giardino come ecosistema, le siepi/Giardini Eraldo Antonini.
siepe- Wikipedia.
ancora:leggete il libro delle Edagricole "le siepi in campagna"V:Ferrari e D:Ghezzi
dopo potrete prendere le decisioni opportune: Ma, brevemente,  tutto si riduce a poche considerazioni:
le siepi come si intendono nelle applicazioni delle villette moderne sono monotone, monofitosi basate su specie di moda (leylandi, photinia, lauroceraso, agazzino ecc) con tutti i difetti evidenti a chiunque sappia leggere il paesaggio (monotonia di forma e colore, patologie diffuse, manutenzione gravosa ecc)
La siepe come la intendo io, anche nel caso di un piccolo giardino, deve essere composta da una continuità di piante di specie diverse per forma, natura, colori ecc. spaziando fra le decidue e le sempreverdi, fra il cespugliame da vivaio o nel caso di siepi di campagna fra le specie forestali assieme a quelle più decorative.
i vantaggi:il più importante:si autodifende dalle patologie,
-deciso aumento della biodiversità
-riduzione immediata di manutenzione ordinaria, mancando la potatura formale; quindi possibilità di gestire l'aspetto estetico in via privata.
-efficacia di barriera entomologica, essenziale nella protezione delle culture.
-efficace barriera antivento, con effetto riscontrabile anche a 15 volte l'altezza della siepe
-protezione e sviluppo insetti pronubi, vantaggio  decisivo negli impianti fruttiferi
-alimentazione ed albergo nidi avifauna entomofaga.
-non necessità di trattamenti anticrittogamici ed insetticidi
-eventuale possibilità di biomassa per produzione energetica .
-fioriture diverse ed estese per lunghi periodi, con mellifere importanti.
-produzione di frutti impossibili da reperirsi normalmente sui mercati, ma attualmente all'attenzione di un vasto target di clientela.
-nel caso di aziende agricole, adeguamento alle regole comunitarie, e possibilità di creazione di un percorso
didattico assolutamente in linea con le attuali tendenze scolastiche.
tutto questo non mi sembra poco, ma ci sono altri aspetti che non voglio analizzare per non essere noioso,
a partire dai costi - se visitate il sito Vivaio forestale scodogna, boschi di carega, Parma- vi renderete conto che una siepe di campagna di cento metri può costare molto meno che una siepe di villetta a schiera, quindi, come diceva quel tale "meditate gente, meditate"
segue un lungo elenco di specie, dal sottoscritto testate, ma va sottolineato che per il loro impiego vanno considerate alcune variabili essenziali: risorse idriche disponibili (indispensabili per il primo anno) situazione locale, caratteristiche pedologiche,eventuale necessità di recinzione, possibilità finanziarie, impegno di manutenzione dipendente dalla lunghezza e anche dalla larghezza a regime della siepe stessa, ma soprattutto il grosso problema è culturale, ripeto culturale, e consiste nell'abbandono del chiches italico di siepe con relativo carico di "concetti" tipo la privacy e giardino all'italiana con elementi topiati ecc.
Altro consiglio agli utenti di internet: digitate Paghera, Lonato, brescia- vedrete che quel progettista ha solo siepi miste all'inglese e informali, e non è l'ultimo arrivato......
L'elenco.
acero campestre, monspessulanum etc.
sambucus nigra (essenziale per la lotta entomologica)
ulmus campestris
prunus:ramassin, mirabelle, mirabolani,spinosa,avium,damascene,cerasus acido, etc.
mespilius germanica
corylus avellana
pyrus silvestris, pyraster, cordata, spinosa, nivalis etc
malus,campanino, sylvestris 005jgp, holzapfel,crabapple, floribunda, communis,sieversii, baccata, dasyphilla
eleagnus umbellata, ebbingei, pungens, multiflora
viburnum opulus, lantana
cydonia oblonga
cornus mascula, sybirica,, sanguinea
rosa canina, rose da bacca, tutte le rose cespuglianti, rosa mutabilis sinensis,  etc
quercus pubescens etc
euonimus europeaus
buxus sempervirens
budleya davidii
carpino ed ostria carpinifolia
ilex aquifolium
celtis europeaus
paliurus spinaCristi
lonicera fragrans, xilostemum
pyracanta coccinea
lygustrum ovalifolium, japonicun, vulgaris
Syringa vulgaris (ma si porta dietro l'oidium)
amelanchier  edulis
berberis vulgaris (ma si porta dietro la ruggine)
Rhamnus catarticus
NOTE:è praticamente impossibile trovare tutte queste specie nello stesso vivaio, ma cercando e con un pò di tempo se ne trova anche di più.
In Emilia è proibito il commercio del crataegus (biancospino) e dell'azzeruolo, sorbi e simili per legge regionale di controllo della patologia del fuoco batterico.
raccomandato ovviamente uno scasso profondo d'impianto e relativa concimazione di fondo, e dato che per lo più sono specie vendute a radice scossa, la messa  in opera è opportuna sia fatta ad inizio inverno.
buon divertimento.




            

mercoledì 25 gennaio 2012

potature selvagge

ho digitato queste due parole su google, e sono saltati fuori un diluvio di siti,un sacco di gente incazzata per questo problema diffuso su tutto il territorio Italiano. quindi mi sono passato quasi tutti i siti, ed ho scoperto che è costante una componente politicizzata. Pertanto, prima che qualcuno mi attribuisca una qualche colorazione (che sarebbe assolutamente fuori luogo) o quanto meno mi classifichi tra quelli del WWF o della LIPU o altre associazioni ambientaliste, dichiaro esplicitamente che per me la motivazione della "lamentazio" è dovuta semplicemente al fatto che considero idiota la potatura cosidetta selvaggia, non mi imbranco con nessun movimento più o meno estremista e non ho nessuna intenzione di promuovere una qualsiasi crociata. Del resto le mie motivazioni sono ben chiaramente espresse sui primi post.
Ma per non perdere l'abitudine di rompere le palle, mi viene da sottolineare che buona parte della questione potature più o meno selvagge deriva da un semplice arnese : trattasi della motosega, versione diciamo miniaturizzata. Le prime motoseghe erano attrezzi enormi e pesanti, pensati per boscaioli giganteschi che dovano abbattere in foresta alberi altrettanto giganteschi. Poi l'industria ha fatto la inevitabile pensata di ridurre le misure e soprattutto ha creato una motosega che si può brandeggiare con una sola mano (tipo ferro da stiro) e naturalmente anche i costi sono stati ridotti, per cui chiunque abbia un cestello o l'incoscienza Kamikaze di salire su una scala con una motosega, si sente autorizzato a tagliare. E qui cominciano i noti casini, a partire dal fatto che un taglio fatto con la catena è normalmente sfrangiato, e favorisce l'ingresso alle patologie, ma soprattutto dato che si fa molto meno fatica che adoperare una sega manuale adeguata, non stanno tanto a guardate se il taglio è di ritorno e se la sezione viene fatta all'anello di commiato, ecc.ecc. Metti poi che qui da noi il committente privato alla fine del lavoro pretende di vedere a terra la "mucchia" dei rami che deve comprendere anche le ramificazioni più grosse ed ovviamente anche le branche, altrimenti che potata è??? ed il gioco è fatto. Nei nostri giardini finché la gestione è quella che si vede in giro non avremo alberi veri, ma solo mutilati.
Fra i siti ispezionati, ho notato quello della città di Parma, nel quale è inserito il regolamento della gestione del verde, compreso quello privato. Tecnicamente ineccepibile, complimenti, sarebbe bene che anche i responsabili degli altri comuni (anzi delle Regioni, almeno l'Emilia/Romagna) ci facessero più di un pensierino: Come al solito Non ci sarebbe nulla da inventare, che non sia anche già stato collaudato. Amen.

domenica 22 gennaio 2012

Massacro sulla ciclabile





ovvero, non proprio sulla ciclabile, ma di fianco.
evidentemente in preda ad un raptus, qualcuno armato di motosega ha fatto fuori (fisiologicamente) un filare di pioppi cipressini. Visto che siamo in piena campagna, e che quel tipo di pioppo viene usato in bioingegneria forestale come frangia antivento, mi sembrava che l'impianto fosse stato attuato con giusti intenti, e pertanto senza prevedere alcuna manutenzione successiva. Ma la capitozza ha un'attrazione inesorabile, ed il misfatto si compie con estrema regolarità. Mi chiedo peraltro quali recondite motivazioni possono condurre ad una scelta tanto barbina. Per quale libidine si può imbracciare la motosega, correre dei rischi inutili, commettere delle azioni improprie, e danneggiare la proprio verde e sulla propria terra, oltrettutto con risultati estetici da mutilazione criminale ???
fra l'altro, c'è anche un taglio raso che se fosse fatto in territorio controllato dalla forestale sarebbe da sanzionare, ma qui siamo nella immunità.
Però mi chiedo: dato che quella ciclabile, fra S.Donnino e S.Damaso è frequentatissima, come mai non c'è stata una sollevata di proteste , almeno da parte del pur presente consiglio di quartiere????????????
Forse non interessa alla comunità o quantomeno a quelle che normalmente usufruiscono della ciclabile che almeno l'aspetto estetico sia decente ???
A me personalmente è di enorme fastidio vedere nei fossati di fianco alla strada bottiglie, lattine e plastica, e trovo dannatamente stupida la pratica "agricola" di fresare o seppellire con aratura le suddette porcherie, che poi ad ogni scaravoltamento saltano fuori. Siamo pienamente d'accordo che di questi tempi ci sono problemi molto più grandi e grossi da affrontare, ma noi singoli non possiamo intervenire che con il nostro voto (e non sempre ben utilizzato), quindi è meglio che ci occupiamo in primis del nostro ambiente, visto che qui possiamo avere una valenza positiva. Da parte mia e di tutti quelli della mia famiglia di sicuro nei fossi non arriva nulla, ma anzi spesso abbiamo raccolto altrui porcherie, e non certo per collezionismo.
E, tornando ai pioppi cipressini massacrati, avrei tecnicamente suggerito, se proprio davano fastidio o problemi di caduta (improbabile in quanto giovanissimi) un corretto taglio raso al colletto, che per chi lo attua non è pericoloso ed alla pianta concede la possibilità di rigenerare un cespuglione, assolutamente gestibile in tutta tranquillità ed economia. I fruitori della ciclabile, in quella pianura piatta ed in un certo senso desolante, avrebbero goduto di qualche elemento esteticamente valido, anche in inverno.
seguono le foto, e se non siete d'accordo fatemi un fischio.
saluti.

lunedì 16 gennaio 2012

non c'è nulla da inventare

tutto è già stato codificato, protocollato, scritto e collaudato, meno che il metodo per acquisire il buon senso comune. Di norma, gli errori di ieri costituiscono l'esperienza di domani, ma pare che non sia sempre così. Insistiamo con un sistema di tassazione che da sessantasette anni non funziona, abbiamo un esempio collaudato da anni che è riuscito a sbattere in galera un famoso gangster e solo perché aveva evaso le tasse, e si continua imperterriti. per me il concetto applicato in America, e premesso che non sono un fiscalista, è semplice ed efficace. In breve, se io pensionato o commerciante o industriale ricavo 100 in un anno, ma dimostro con fatture, scontrini o altro di avere speso 95, pago le tasse anche del 50 per cento sui 5 che rimangono - e senza discussioni. Chiaro che tutti i passaggi di merce, transazioni, prestazioni di servizi, devono essere documentati e scontare l'iva. A questo punto tutti hanno già pagato almeno un 20 per cento, e se tutti l'hanno pagato (tutti) secondo me lo stato ha già incassato un bel mucchio di quello che serve per gestire la cosa pubblica. Questo ora evidentemente non avviene, ma certamente a me pensionato le tasse vengono detratte alla fonte, e non scappo, e comunque pago tutte le altre tasse indirette (esempio le accise sui carburanti ecc.) L'unica opzione è andare in farmacia e comprare molte confezioni di vaselina in forma liquida e semisolida, ad evitare irritazioni alle gengive.
in queste righe non ho citato problemi di potatura, quindi per essere edificante vorrei proporre a coloro che eliminano le foglie cadute e le sbattono nel cassonetto, di ragionare su un fatto naturale : se le foglie in natura cadono e restano sotto l'albero ci sono ben di più dei due motivi che cito di seguito:
1) in inverno qui in pianura padana servono per impedire al gelo di arrivare negli strati dove ci sono le radici assorbenti (in tutte le piante sono i primi 20/25 centimetri di terra)
2) in estate impediscono l'evaporazione dell'acqua. In un prossimo futuro la disponibilità di acqua sarà sempre più limitata, e costosa, quindi è meglio ragionarci sopra.
altre considerazioni: se le foglie restano sottochioma si trasformano in humus, ideale per la pianta, e come si può notare nel bosco c'è un equilibrio perfetto, e nessuno mai ha concimato una faggeta: L'obiezione normale: in un giardino le foglie sono antiestetiche se lasciate sotto, ed inoltre impediscono all'erba del pratino all'inglese di crescere. La mia solita risposta: qui siamo in pianura padana, non in Irlanda, Scozia o Inghilterra, e se guardiamo quello che fanno normalmente in Giappone, e recentemente anche in Cina in occasione delle olimpiadi nei parchi costruiti sulle aree industriali dismesse, vengono impiegati in modo massiccio e esteso alcune liliacee, che una volta impiantate non hanno nessuna necessità di esse tagliate o manutenzionate, e si difendono egregiamente anche dalla caduta delle foglie più coriacee. Se qualcuno è intenzionato a sapere di cosa si tratta si faccia vivo, sono a disposizione........................................................................................
saluti.

sabato 14 gennaio 2012

con mia grande sorpresa , ho scoperto che qualcuno mi legge queste pagine, quindi mi sento il dovere di ripetere quanto segue:
maltrattare gli alberi in genere produce effetti negativi sull'ambiente. Noi tutti viviamo su questo piccolo granello di polvere che gira come un'astronave nello spazio, e per ora non abbiamo alternative valide, e comunque ci tengo a restare su questa terra nelle migliori condizioni possibili.
quindi, ogni albero o cespuglio maltrattato da un qualsiasi "giardiniere" che in teoria dovrebbe essere acculturato alle necessità del caso, mi indispone. Ad esempio: se passate da S.Damaso, e percorrete Via Carrera, sul lato Sud della via ci sono dei capannoni industriali. Tra due di questi è stata tirata una rete metallica di confine; sui due confini adiacenti furono piantati due filari di alberi d'alto fusto (e già questo è indice di poco buon senso, dato che inevitabilmente ci sarebbe stata competizione, e che comunque un sesto d'impianto così denso era evidentemente oneroso, e foriero di problemi). Infatti ora sono stati mutilati entrambi i filari (forse per emulazione, o forse perché dato che in zone c'erano i POTATORI era conveniente approfittarne)
La situazione attuale è tale che se ci fosse una autorità preposta al controllo di queste puttanate almeno dovrebbe appioppare una multa di tremila euro a pianta, come è previsto dai capitolati tedeschi di appalto nella manutenzione del verde pubblico.
L'obiezione ovvia è : ma quello è chiaramente verde privato, e nel suo ognuno fa quel cavolo che gli pare.
Altrettanto chiaro che a tutti noi che siamo da queste parti quegli alberi avrebbero continuato a filtrare qualche kg di polveri e CO2 ed altre cose emesse dalle stesse fabbriche.
Altra obiezione : non sono stati uccisi quegli alberi, ma solo debitamente ridotti. Vero, se non fosse che con quelle "riduzioni" i nostri nipoti certamente non vedranno verde prodotto da quei mutilati.
Conclusione: non ci siamo. Manca la logica ed il buon senso. Bisogna capire che è assolutamente meglio piantare un solo albero (anche un semplice platano) nel posto giusto, e lasciarlo stare e farlo crescere secondo il suo modulo naturale, piuttosto che venti tigli che sono poi da capitozzare o potare come si vede di solito.
Del resto non è necessario andare nella solita Germania per vedere che il verde privato è normato, basta andare a Nonantola, dove mi risulta che è il Comune a dire quando cominciare le potature, ed anche e soprattutto definire le misure del massimo di taglio possibili. Se questo è possibile nel Comune di Nonantola, perché non nel comune di Modena ?
Dato che siamo in questo Paese è anche possibile che su questa base si scateni un casino, ma del resto se con il casino si risolvesse il problema, ben venga il casino.
Vorrei chiarire anche : coloro che potano in modo selvaggio (leggi stupido invece che selvaggio)
non resterebbero senza lavoro. Ad esempio potrebbero essere impiegati nella eradicazione manuale delle alberature danneggiate irreparabilmente, e nell'impianto di nuove specie con sesti di impianto adeguati. Tanto per cominciare potrebbero leggere qualche manuale, fra i tanti disponibili, sulla potatura e fisiologia degli alberi, ma temo che la parola fisiologia sia spaventevole ai più.
Fine della discussione con il vuoto; non mi dispiacerebbe se qualcuno mi rispondesse.
resto in attesa - saluti -

mercoledì 4 gennaio 2012

fine anno a monaco di baviera









Repetita juvant.
A parte ogni altra considerazione, e solo per quello che riguarda il giardinaggio, e ben sapendo che mi sto ripetendo, da quelle parti la pubblica amministrazione per quello che riguarda le piante ha una politica diametralmente opposta a quella modenese. gli unici interventi di taglio sono quelle dovuti ad eventuali scosciamenti o alleggerimenti di chioma per acclarate patologie. E non ci sono altre possibilità. La documentazione fotografica di seguito non è partigiana, e comunque se vi volete togliere lo sfizio di controllare andando a Monaco potrete verificare, oltre a fare il pieno di ottima birra, vedere una serie infinita di musei, uno sproposito di Chiese e monumenti dopo i quali quando passate davanti al nostro Palazzo Ducale (con tutto il rispetto) potete mettervi a ridere. A proposito di ridere, e anche di differenze di gestione del pubblico, una cosa che salta agli occhi dopo avere visto la nostra Ghirlandina inscartuzeda è che ci sono un sacco di monumenti e soprattutto palazzi in restauro, con la facciata ed anche i fianchi ricoperti di incastellature che reggono un foto 1/1 della facciata, probabilmente senza far intervenire un qualche artista costoso e senza dubbio discutibile. Personalmente ho apprezzato il fatto che in questo modo si ha una idea di quello che ci sta sotto (e non solo in senso ottico).
brevi commenti in anticipo alle foto:
Una piazza, un solo albero. Pare che in Baviera abbiano la passione dei platani, e finalmente si può godere della forma naturale, armonica, esteticamente bellissima, dell'albero. Viene da pensare che qui in Emilia si sia perso il senso estetico (ma soprattutto il buon senso)
Non è un caso isolato, pare che abbiano adottato un platano/una piazza come assunto di base: forse deriva dallo storico ein volk....
Nella copertura delle facciate, hanno avuto anche dei colpi di spirito gustosi, come ad esempio nel caso della Residence con le apparizioni alle finestre della Coppia Reale.
Nei viali, nessuna potatura, né ieri né domani. Distanze appropriate. Se Vi capita andate a Monza, bella cittadina con una bella cattedrale ed un pessimo esempio di gestione del parco: i tigli sono appressati tanto da sembrare che ogni esemplare sia composto da tre piante sovrapposte, con la più giovane costituita dai riscoppi successivi all'ultimo taglio (effettuato con cestello e relativi costi).
Ci sono enormi palazzi nuovissimi, di solito ottenuti dallo sventramento di interi isolati, e di solito sede di enormi centri commerciali ed uffici di alto (ed altissimo) livello. I cavedi sono in pratica delle piazzette (misura media 30x30) spesso ghiaiate ed alberate (in questo caso lo stile è minimalista ed in pratica Zen) ed adibite a BierGarten, ma anche molto spesso sono arredate come giardino all'inglese e la sensazione è che il progetto tenga conto sì dell'estetica ma anche e soprattutto della minor manutenzione possibile - insomma non sono mica cretini, anzi .............
Chiunque vada a Monaco deve andare nel Virktualienmarkt, che è bellissimo, interessante, vivo e vissuto, con prodotti da tutto il mondo (Durium e tante cose che qui a Modena arriveranno forse fra duecento anni) e prodotti di salumeria e macelleria di alta cultura, ma anche gamberoni enormi a meno di sei euro (non sessanta per dei surgelati) e freschi non decongelati (meditate, Gente, meditate) insomma una piazza/mercato da fuori di testa. Però, vista da lontano, difficilmente qualcuno si accorge che i pochi enormi alberi che ci sono nella piazza stessa sono delle normalissime, splendide, eclatanti Robina Pseudoacacia: mi viene da pensare che l'amministrazione di Monaco faccia apposta nell'utilizzare delle essenze che costano niente, in quanto hanno lo sbuzzo di farle risaltare nel verso giusto (che siano un pò Tedeschi ???)
Se poi andando verso il giardino all'inglese da Odeon Platz e passando dalla corte della Residence
vi viene di considerare le siepi di acero campestre (altra essenza che costa praticamente nulla)
troverete che sono topiate come è prescritto nelle sacre Bibbie della botanica applicata, ovvero il profilo è un trapezio: il motivo è semplice, non è una questione estetica, ma una necessità fisiologica rispettata dai giardinieri, che in questo caso si meritano la maiuscola. Notare che si tratta di un giardino cosidetto all'Italiana.
Poi -volendo- si entra nell 'EnglishGarten, dove fiumi veri ed impettuosi con una splendida acqua freddissima, descrivono percorsi fra prati enormi e boschi con piante secolari e novellame in perfetta sintonia. Da notare che gli alberi sono al 99,99 per cento latifoglie decidue, ci sono scoiattoli nella macchia e anatidi nei corsi d'acqua, ed un sacco di gente che tranquillamente passeggia nei sentieri. Non ci sono personaggi ambigui con bottiglie o altri elementi di disturbo come quelli che è possibile vedere nel parco (parco ??) anzi non è possibile evitare nella zona dietro il Teatro Storchi (fra l'altro infinitamente più limitato per un possibile controllo)
Ci sono anche piazze di nuova realizzazione, come quella dedicata ai martiri del nazismo (per essere chiari :quelli fatti fuori da N.) Anche in questo caso sono platani, e sono bellissimi.
C'è anche un vecchio giardino Botanico, ma a parte alcuni vecchi e maestosi alberi, è stato trasformato in un parchetto per i bimbi piccoli: visitabile, ma c'è di meglio, basta tenere gli occhi aperti e leggere la città e ovunque si vedono soluzioni strabilianti: almeno per il sottoscritto, che ogni volta che torna indietro non vede l'ora di ritornare indietro (giro di parole chiarissimo)
saluti di buon anno a tutti, anzi
GUTES NEUJAHR.