caro anonimo con problemi di computer e anche con le foglie di magnolia, per il computer anche io sono impantanato e non posso aiutarti, ma per le foglie di magnolia la mia esperienza è questa: sono veramente cazzute. Per ridurle alla ragione ed utilizzarle ragionevolmente nel mio giardino (che per altro è molto simile ad un bosco, e a me va bene così) ho colonizzato il sottochioma della magnolia con delle liliacee, l'aspidistra elatior ed il liriops muscari, oltre al solito ophiopogon, che effettivamente si arrangiano, in virtù della loro vegetazione sufficientemente alta da fagocitare le foglie ed anche le pigne/frutto della magnolia. Se, come penso, si è un po più schizzinosi del sottoscritto, si può tranquillamente compostarle ammucchiandole sotto un cespuglione di prunus cerasus, o sotto la magnolia stessa se la chioma arriva a terra.. Per quelli ancora più perfezionisti, propongo la biotriturazione, che velocizza il processo di compostaggio.
NOTA BENE: il processo di compostaggio necessita -in ogni caso- di un grande apporto di azoto; se questo apporto non c'è, il processo sottrae l'azoto al terreno impoverendolo. Quindi il primo effetto dell'ammucchiare foglie e rami non è quello di concimare, ma al contrario in prima battuta si impoverisce il terreno. Solo dopo che i batteri, i colemboli, i funghi ed un altro mucchio di agenti con il relativo tempo necessario hanno rimineralizzato la massa vegetale, quello che resta è da considerarsi positivamente HUMUS: Avvertenza, se la massa vegetale ha una fermentazione veloce, la temperatura all'interno della massa può raggiungere facilmente i 60/70 gradi centigradi. Va chiarito che il ogni modo l'humus non è un concime, ma un ammendante.
Fine della trasmissione.
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