sabato 14 gennaio 2012

con mia grande sorpresa , ho scoperto che qualcuno mi legge queste pagine, quindi mi sento il dovere di ripetere quanto segue:
maltrattare gli alberi in genere produce effetti negativi sull'ambiente. Noi tutti viviamo su questo piccolo granello di polvere che gira come un'astronave nello spazio, e per ora non abbiamo alternative valide, e comunque ci tengo a restare su questa terra nelle migliori condizioni possibili.
quindi, ogni albero o cespuglio maltrattato da un qualsiasi "giardiniere" che in teoria dovrebbe essere acculturato alle necessità del caso, mi indispone. Ad esempio: se passate da S.Damaso, e percorrete Via Carrera, sul lato Sud della via ci sono dei capannoni industriali. Tra due di questi è stata tirata una rete metallica di confine; sui due confini adiacenti furono piantati due filari di alberi d'alto fusto (e già questo è indice di poco buon senso, dato che inevitabilmente ci sarebbe stata competizione, e che comunque un sesto d'impianto così denso era evidentemente oneroso, e foriero di problemi). Infatti ora sono stati mutilati entrambi i filari (forse per emulazione, o forse perché dato che in zone c'erano i POTATORI era conveniente approfittarne)
La situazione attuale è tale che se ci fosse una autorità preposta al controllo di queste puttanate almeno dovrebbe appioppare una multa di tremila euro a pianta, come è previsto dai capitolati tedeschi di appalto nella manutenzione del verde pubblico.
L'obiezione ovvia è : ma quello è chiaramente verde privato, e nel suo ognuno fa quel cavolo che gli pare.
Altrettanto chiaro che a tutti noi che siamo da queste parti quegli alberi avrebbero continuato a filtrare qualche kg di polveri e CO2 ed altre cose emesse dalle stesse fabbriche.
Altra obiezione : non sono stati uccisi quegli alberi, ma solo debitamente ridotti. Vero, se non fosse che con quelle "riduzioni" i nostri nipoti certamente non vedranno verde prodotto da quei mutilati.
Conclusione: non ci siamo. Manca la logica ed il buon senso. Bisogna capire che è assolutamente meglio piantare un solo albero (anche un semplice platano) nel posto giusto, e lasciarlo stare e farlo crescere secondo il suo modulo naturale, piuttosto che venti tigli che sono poi da capitozzare o potare come si vede di solito.
Del resto non è necessario andare nella solita Germania per vedere che il verde privato è normato, basta andare a Nonantola, dove mi risulta che è il Comune a dire quando cominciare le potature, ed anche e soprattutto definire le misure del massimo di taglio possibili. Se questo è possibile nel Comune di Nonantola, perché non nel comune di Modena ?
Dato che siamo in questo Paese è anche possibile che su questa base si scateni un casino, ma del resto se con il casino si risolvesse il problema, ben venga il casino.
Vorrei chiarire anche : coloro che potano in modo selvaggio (leggi stupido invece che selvaggio)
non resterebbero senza lavoro. Ad esempio potrebbero essere impiegati nella eradicazione manuale delle alberature danneggiate irreparabilmente, e nell'impianto di nuove specie con sesti di impianto adeguati. Tanto per cominciare potrebbero leggere qualche manuale, fra i tanti disponibili, sulla potatura e fisiologia degli alberi, ma temo che la parola fisiologia sia spaventevole ai più.
Fine della discussione con il vuoto; non mi dispiacerebbe se qualcuno mi rispondesse.
resto in attesa - saluti -

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