quando furono impiantati i celtis dei viali (anzi dei boulevard) non c'erano le necessità di parcheggio attuali, e nemmeno i massicci stormi di storni che oltre a cibarsi dei frutti dei bagolari scaricano il prodotto della digestione sulle carrozzerie delle auto, quindi e comunque non si puo' addebitare al celtis alcunchè.
sono d'accordo che una soluzione sarebbe di tagliare le piante raso terra, in stagione appropriata, con il sicuro risultato di allevare degli astoni cespuglianti, con i quali partire con appropriate potature a testa di salice, se non fosse che con la attuale situazione del traffico ed anche con la situazione di chi gestisce la cosa pubblica (vedi progetti della piazza in centro) sarebbe molto probabile una bella asfaltatura decorata con opportune strisce di colore azzurro, e movimentata da qualche colonnetta con fessure per infilare monetine.
In conclusione -a parte le gratuite amenità- fin che tengono botta sono meglio i bagolari, con buona pace del simpatico Sig.Massimo: tanti saluti ed a risentirci:.
Già che ci sono:
sugli inviti alle passeggiate in campagna per ERBE COMMESTIBILI, che tra poco verranno proposte dalle solite riviste settimanali.
Va sottolineato che per quello che dicono di solito le riviste, il riconoscimento delle piante spontanee risulta tutt'altro che sicuro, e quindi sarebbe logico avere qualche sano dubbio sulla cernita. Di fianco alle specie commestibili di solito ci sono anche quelle che non lo sono affatto, e di sovente quelle tossiche riescono a mimetizzarsi benissimo.
Inoltre la raccomandazione di non raccogliere piante commestibili o presunte tali in ambienti inquinati, secondo me non è ben capita: Mi è capitato di vedere qualcuno raccogliere erbe nelle
rotonde di città o ai margini delle strade di grande traffico, ma per la verità non mi sono mai fermato a contestare la scelta. Del resto gli orti degli anziani sono situati per lo più in prossimità di strade di grande traffico, dove sicuramente la visibilità politica della situazione è notevole, ma anche la ricaduta di smog da traffico è parallela.
Esistono manuali molto pratici, poco costosi, tascabili, che parlano linguaggi semplici, ed anche corsi brevi tenuti sul campo da qualcuno esperto del problema. Non dimentichiamo che fino a qualche decennio indietro nelle campagne venivano raccolte circa 30 specie diverse di erbe, che arrivavano sulla tavola come minestre, frittate, ripieni ecc. ma erano accompagnate da esperienza, miseria diffusa, e dalla intuizione che attraverso il consumo stagionale di questi elementi al fisico venivano apportati elementi importanti, che successivamente si sono chiamati antiossidanti, vitamine, polifenoli ecc. che attualmente tutti vanno a cercare nei prodotti sintetici dei supermarket.
nella cosidetta dieta mediterranea non c'era solo l'olio di oliva ed il vino, il farro e le lenticchie ecc, ma anche le erbe raccolte nelle stagioni appropriate, ed erano e sono queste a dare dei contributi forse più significativi.
sono noioso e me ne rendo conto: saluti.
non ho tuonato e non si sono visti i lampi.
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