Piante sul balcone.
se il balcone è scoperto e le piante possono prendersi tutte le intemperie (rugiada, pioggia, neve, ecc.) anche le piante in vaso possono prosperare. Se il balcone è normalmente coperto dal balcone del piano di sopra, sarà opportuno essere disponibili a sostituire le piante, lambiccandosi sul fatto che ce ne possa essere una che resiste: se la trovate fatemi un fischio e dopo averla provata Vi ringrazierò.
FOGLIE D'AUTUNNO.
se le fogli degli alberi cadono e tendenzialmente restano sotto la pianta, c'è dal punto di vista evoluzionistico una ragione: fanno da coibentante alle radici nel corso dell'inverno, con il dovuto tempo vengono degradate e rimineralizzate e rese disponibili per l'alimentazione della stessa pianta, nel caso della Magnolia grandiflora restano per parecchio tempo integre, ma costituiscono una opportuna copertura che in estate mantiene l'umidità all'apparato radicale: Ovvio che in un giardino normale tutto questo non è accettabile, ma se volete considerare l'andazzo meterologico ed i costi dell'acqua che sono previsti per il futuro, e le relative restrizioni imposte dai Comuni sui consumi estivi, forse è bene pensare ad una strategia di tipo naturale (almeno per il futuro)
Tutto sommato chi va in un bosco vede in modo chiaro che questa strategia funziona, almeno fino a ieri ha funzionato.
Guaine e membrane di catrame.
mi è capitato di guastare una piccola copertura di legno rivestito con guaina. Dato che ero uno di quegli strani personaggi che andavano a pulire i torrenti ed i fiumi, e mi immaginavo che quel prodotto fosse considerato pericoloso, non l'ho infilato nel cassonetto e nemmeno scaricato nelle basse del Panaro: Quindi ho telefonato all' Hera . Dopo aver spiegato a tre persone il problema, e sempre passando ad un successivo Responsabile, dopo venti minuti di telefono ho saputo quanto segue:
nel caso di una Ditta con partita Iva, si deve stipulare un contratto di smaltimento e pagare un quid per tonnellata.
un privato ovviamente non ha la partita iva e non scappa dalla logica di cui sopra, ma non esiste un cassone nelle isole ecologiche dove poter scaricare i miei novanta chili di guaina, e nemmeno c'è la previsione che ci possa essere.
Quindi la guaina è ancora nel cortile, e dato che è considerato pericolosa, prima o poi tutti noi della casa dovremo morire ed essere cosparsi di calce viva, o forse incapsulati in una colata di catrame.
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