pare che siamo arrivati alla resa dei conti con questa essenza.
Per la verità l'essenza di per sé non ha alcuna colpa, lasciata alle sue proprie cure, ovvero mai potata nè in via topiaria né tanto meno capitozzata, ed inserita in ambiente giusto pedologicamente, è un alberone di tutto rispetto e dignitoso, seppure con tutte le possibili critiche in merito all'alloctonia (ditemi voi se eliminiamo le specie alloctone cosa resta qui in pianura padana).
Ove non rispettate le premesse suddette, quasi il 100 % degli arizonica si sono schiantati, scosciati, aperti, insomma un vero disastro. L'unica strategia possibile secondo me è di eliminarli pietosamente.
Ma, anche se questa esperienza non è che l'ultimo atto di una lunga serie di disavventure, pare che non abbia insegnato un gran ché. Infatti questa cupressacea ha dimostrato che nel nostro ambiente capitozzare i cipressi non porta bene a nessuno, ma anche il cosiddetto Leylandy è una cupressacea, e quindi
reagisce alla capitozzatura esattamente come l'arizonica, ed ovviamente produrrà gli stessi effetti negativi.
Notare:se andate ad informarvi troverete che la specie realizzata a Leyland città vivaista in Olanda, è un ibrido che se posto in condizioni giuste arriva ad essere una pianta di notevole altezza, anche 25-30 metri.
Ovvio che messa a siepe deve obbligatoriamente venire topiata ( i costi di manutenzione attuali sono anche destinati a crescere) e la reazione al taglio in questo caso è peggiore a quella dell'arizonica, che almeno non aveva patologie, che invece il leylandy colleziona, ma come l'arizonica ha la decisa tendenza a produrre cime codominanti, il cui effetto negativo viene evidenziato dalle nevicate locali, con neve decisamente pesante e viscosa. Una vera fortuna per i manutentori del verde che hanno la frenesia della motosega.
del resto in zona si evidenziano fortissime libidini botaniche, ad esempio gli ulivi, sui quali ho letto "che sono la pianta dai molti esse, sole, sassi,salsedine,solitudine, silenzio,siccità" ed anche altri attributi, sabbia ad esempio, e nessuno di questi è riscontrabile qui a Modena dove invece spesso abbiamo nebbia acqua freddo neve neanche un sasso a pagarlo a peso d'oro, tanto casino e tanto smog.
Quindi, in attesa di arrivare alla resa dei conti anche con il leylandy, perché non informarsi su quali essenze è vantaggioso puntare per il futuro ???
P.S.queste cose le scrivo perché ogni tanto gli amici mi chiedono come la penso, io li indirizzo sul blog ed in questo modo posso dire " verba volant, sed scripta manent" non per niente ai miei tempi alle medie si facevano tre anni di latino.
P.S.dimenticavo: il leylandy è usato a siepe (deprecabilmente) ma la mia idea di siepe è universalmente nota, e diametralmente diversa dalla monotona barriera inutilmente costosa per manutenzione. Se razzolate nel mio blog troverete le mie considerazioni -altrimenti fatevi vivi e vi rispondo.
domenica 24 febbraio 2013
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